19 DicCosa accadrebbe se si invertissero i tassi di interesse?

Stavo ragionando su una questione economica, chi mi da una mano a trovare una risposta? Attualmente, su un conto corrente, oltre alle varie spese bancarie, si paga un’imposta di bollo fissa. E’ la stessa sia che nel conto ci siano 10 euro che 10 milioni. L’incidenza di questa imposta è esattamente contraria a qualsiasi politica di “ridistribuzione sociale”. Inoltre, su un conto corrente con 10 euro in deposito si ottiene un tasso di interesse molto inferiore a quello che una banca potrebbe concedere a chi deposita 10 milioni di euro. A fine anno, chi ha poco, avrà sempre meno, mentre chi ha tanto avrà ancora di più. E se i tassi di interesse fossero invertiti? Chi ha poco avrebbe avrebbe un tasso più alto di chi ha molti di più. Per evitare lo spezzettamento dei patrimoni per evitare questa inversione si potrebbe pensare ad un’imposta in base al numero di conti correnti posseduti. Che ne dite, potrebbe avere un senso?

19 DicSolidarietà e sovrastrutture

Una delle facoltà che ci differenzia dagli altri animali è la capacità di creare sovrastrutture. Spesso questa è una capacità mentale molto importante, la filosofia ne è un esempio. Altre volte, secondo il mio punto di vista, viene abusata e vengono costruite sovrastrutture sovrapposte le une sopra le altre.  Se, per esempio, penso a tutte le associazioni che si occupano di solidarietà, sia nazionale che internazionale, raccolte fondi, raccolta prodotti, mi chiedo quale sia la reale efficacia, in relazione ai costi che tutte queste strutture devono sostenere. Gli intenti sono nobilissimi, è indubbio, ma, troppi rivoli, troppo piccoli, non è detto che riescano a confluire in un grande fiume che porti ad un vero cambiamento. Portare aiuti ai paesi poveri del mondo, permette a questi di sopravvivere, ma non a vivere. Per far questo deve essere risolto il problema alla radice, la solidarietà come viene proposta oggi, rischia di essere più che altro una “macchina genera indotto”. Campagne pubblicitarie, volantini, bollettini postali, prodotti tipici, personale tecnico… sono tutti costi che non vanno a finire dove dovrebbero. In Italia abbiamo già un sistema molto ben organizzato per la raccolta di fondi che si chiama “Agenzia delle Entrate” e una serie di uffici che si occupano di distribuire i fondi che sia chiamano: Governo, Parlamento, Regioni, Province e Comuni.  I 30 milioni di euro raccolti da Telethon perchè non utilizzarli per una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per riorganizzare la ricerca in Italia e aumentare i fondi destinati a questo importante settore? Una parte dei soldi che vengono raccolti dalle tante associazioni che si occupano di solidarietà in Africa perchè non vengono spesi per far sapere a tutti che il problema di fondo sono le tasse doganali che noi apponiamo ai prodotti che importiamo? E’ questo che affama i paesi poveri: non possono vendere, in un mondo “globalizzato”, i loro prodotti al prezzo di mercato.

14 DicViva lo sciopero dei TIR!

Sarà una voce fuori dal coro la mia ma dal mio punto di vista lo sciopero dei camion è stato utile. Dovevo andare ad Arezzo utilizzando l’A1 e… niente traffico!  Solo qualche macchina, non c’era la solita colonna di camion che di solito fa diventare l’autostrada a corsia unica! Certo, ci sono stati tanti disagi per l’approvvigionamento di prodotti alimentari, materie prime e carburanti, ma il traffico ne ha beneficiato moltissimo! Questo dovrebbe far riflettere sullo stato della mobilità delle merci in Italia, tutto è demandato a piccoli imprenditori, spesso ditte individuali, senza un minimo di differenziazione. Di mezzi di trasporto ne esistono tanti, utilizzarne uno solo (all’80%) è troppo pericoloso.

04 DicVia i 27enni dall’Italia!

La notizia è questa: http://msn.ansa.it/msn/news/topnews/2007-12-04_104153336.html.  E questa è la mia proposta, forse razzista :): via tutti i 27enni dall’Italia!. In fondo, secondo le cifre diffuse dai giornali, normalmente non lavorano oppure lavorano in nero o, nella migliore delle ipotesi, sono fuori corso all’università. Non hanno una casa propria, sono tutti drogati, vanno in discoteca per ubricarsi, vanno in giro a tirar sassi ai polizziotti… cacciamoli! E non provate a dire che sono 27ennofobo! 🙂

18 NovL’illegalità!

Ho visto questa foto: http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/11/18/CENTO.jpg, e ho subito sentito l’esigenza di scrivere qualcosa, almeno per sfogarmi! Ma a nessuno dei presenti alla scena è venuto in mente di urlare: “E LO SCONTRINO FISCALE?

12 NovCari giornalisti…

… per favore, quando state per premere il tasto “Invio” per mandare una notizia, riflettete su quello che avete scritto, e ricontrollate la veridicità delle fonti! Non cercate solo il titolone, meglio pubblicare una notizia corretta 5 minuti dopo che una sbagliata in anticipo! Magari si fanno meno ascolti, ma forse si salva qualche vita!

05 NovI potenti, la stampa e l’educazione stradale

Leggendo l’articolo de “Il Giornale” (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=218085) si intuisce che l’ad della Fiat Marchionne viaggiava senza rispettare l’art. 149 del codice della strada (http://www.patente.it/codice/149.htm), la distanza di sicurezza! Visto che l’Informazione, suo malgrado, può educare chi fruisce delle notizie e questa poteva essere una buona occasione per parlare e riparlare di questo importante articolo del codice della strada, che, secondo la mia esperienza, non viene rispettato “molto” spesso”! Invece tutti i giornali e telegiornali ci hanno informato solamente del fatto che Marchionne, nonostante l’incidente, sia riuscito a rispettare tutti gli impegni della giornata.

15 OttTitoli di stato, debito pubblico e povertà

Stavo ascoltando la radio e dei giornalisti parlavano di debito pubblico. Il debito pubblico è formato in buona parte da titoli di stato. Come recita il sito internet del ministero del tesoro: “Al 31 dicembre 2006 i titoli di Stato rappresentano circa l’80% del debito pubblico.” (http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Ammontare-Titoli-di-Stato-e-Debito-Pubblico.doc_cvt.htm). Girando per il sito si scopre anche che il 59% del debito pubblico è composto da BTP, 778 miliardi di euro. Visto che il blog si occupa solo delle cose rilevanti, tralasciando gli “0,” farò le mie considerazioni solo su questo dato. Un’altra pagina del sito del MEF ci dice che il rendimento dei BTP nel 2006 è stato del 3,95%, meno il 12,5% di tasse. Ultimo dato che metto sul tavolo è il tasso di riferimento BCE, 4%. Facciamo due conti ora. Chi ha nelle mani dei BTP nel 2006 si è portato a casa 30,7 miliardi di euro pagando 3,8 miliardi di euro di tasse. Tutti quanti insieme abbiamo pagato circa 63 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico e tasse per un valore che si aggira tra il 40% e il 50% del reddito. Cosa vuole dire questo? Che gli strumenti e i meccanismi legatil al debito pubblico, secondo il mio modesto parere, sono un’incredibile macchina mangia soldi, che non fa altro che aumentare il divario tra chi ha più e chi ha meno. Chi non ha in mano questi strumenti finanziari non fa altro che pagare tasse per poter garantire un rendimento a chi ce l’ha.

24 MagI commenti dei politici

Due banche italiane si sono fuse creando un gigante finanziario. Tutta la nostra classe politica si rallegra per questo evento e qualcuno, sottovoce, ricorda che deve essere garantita la concorrenza e che i cittadini devono avere il loro vantaggio. Bene, avviene un fatto, i giornali ne parlano e parte tutto il giro di valzer delle opinioni dei politici. Mai accada il contrario! Che un politico si accorga che c’è un problema da qualche parte e che convochi una conferenza stampa per spiegare le proprie idee per risolverlo! Le grandi società si fondono, si comprano, fanno utili!!! Qualche giorno fa la borsa ha staccato il 2,1% del suo valore in dividendi… euro più euro meno nella borsa italiana ci sono 800 miliardi di euro e quindi 16 se ne sono andati nelle tasche delle società e delle persone che avevano in portafoglio le azioni delle società che hanno fatto utili l’anno scorso. Visto che nella borsa italiana tutte le aziende sono partecipate dalle altre… e che quasi tutte sono di proprietà di società lussemburghesi… chissà dove sarà andata buona parte di questo tesoretto?  16 miliardi di euro non è più o meno la cifra che è stata chiesta agli italiani con l’ultima finanziaria? Il PIL italiano cresce poco, gli utili delle aziende crescono parecchio… la differenza chi ce l’ha messa? Nessun politico si sta ponendo queste domanda in Italia?

24 MagI politici e Maria Antonietta

Molti politici, anche dopo l’uscita di vari libri sull’argomento, se ne vanno in giro a dichiarare che c’è una profonda crisi politica, che c’è un distacco tra la classe dirigente e il Paese e ultimamente si sono spinti a parlare di una possibile terza Repubblica che dovrebbe nascere a causa di uno sconvolgimento politico come accadde dopo Tangentopoli. Me l’immagino Maria Antonietta girare per Parigi a piedi (parlare in tv ai giorni d’oggi è più o meno la stessa cosa) e dire alla gente: “come mai mi guardate così male… per caso vi ho fatto qualcosa che non vi è piaciuto? non è per caso che volete tagliarmi la testa?”