Che bella la globalizzazione, se tutti al mondo potessero competere ad armi pari. E invece, i paesi poveri sono costretti ad importare merci prodotte in altri paesi poveri ma commercializzate da aziende dei paesi ricchi (grazie al ricatto sul debito accumulato dai paesi poveri), mentre i paesi poveri hanno grandissime difficoltà ad esportare i loro prodotti a causa delle tasse doganali imposta dai paesi ricchi.
19 FebFumo negli occhi
In Italia i problemi continuano ad accumularsi. E i politici di turno non fanno altro che presentare soluzioni quasi magiche: viene sempre da chiedersi “ma perchè non l’hanno pensate prima?”. Assistiamo inermi al drenaggio di soldi di tutti verso le aziende che gestiscono i servizi pubblici: energia, acqua, rifiuti, trasporti, gas, burocrazia. E le risposta qual è: abbassare le tasse (in forme diverse, ma lo dicono entrambi gli schieramenti). Perfetto! Cosi’, le famiglie saltano in aria per colpa delle spese sempre più insostenibili e lo Stato salta per mancanza di entrate. Le risposte devono essere: migliorare l’efficienza della burocrazia, ridurre le ridondanze nella pubblica amministrazione e tagliare le rendite di posizione delle concessionarie di beni pubblici. Tutto il resto è solo fumo negli occhi
19 FebLe posso fare una domanda cattivella?
Che tristezza sentire un giornalista fare questa domanda ad un politico! Di fronte ad una persona che si è assunta l’onere e l’onore di rappresentare altre persone, le domande non possono essere buone o cattive, devono essere VERE, SCHIETTE, SINCERE! Non è possibile continuare a sentire interviste con domande e risposte già scritte. Domande “scomode” devono essere fatte senza chiedere il permesso e la risposta deve essere pretesa, da tutti!
18 FebMa che significa “detasseremo gli straordinari”?
Leggendo la definizione del dizionario “straordinario” significa: “che non rientra nella normalità”. Ora, il fatto che un candidato alle elezioni politiche dica che per aumentare i salari pensa di detassare gli straordinari è inammissibile. Gli straordinari devono essere un fatto episodico, non devono diventare la normalità per poter portare a casa uno stipendio normale. Sarebbe più giusto dire: “aumenteremo l’orario di lavoro da 40 a 45 ore settimanali”, no? Peggio ancora e sentire i giornalisti compiacenti annuire senza nemmeno dare l’impressione di aver voglia di controbattere!
12 FebI politici in televisione
L’uomo è un animale politico. Tutti quando parlano, discutono, ragionano, in qualche modo fanno politica. Allora mi chiedo perchè nelle trasmissioni politiche, i politici di professione, non fanno altro che parlare tra di loro, senza mai confrontarsi con qualcuno che non fa parte della loro stessa classe/casta. Non si sente altro che parlare che di tecnicismi. Anche gli informatici, per esempio, quando parlano tra loro usano termini tecnici. Ma quando vanno da un cliente si fanno in quattro per spiegare il funzionamento di un programma in forma il più semplice possibile e soprattutto, se c’è un errore, si fa di tutto per risolverlo. Che bello sarebbe se fosse cosi’ anche per i politici nostrani.
11 FebAbbassiamo le tasse!
E’ partita la campagna elettorale ed è partita la corsa all’annuncio: “Abbasseremo le tasse!”. No. Le tasse non devono essere abbassate! Se calano le tasse qui andiamo per aria. Quest’anno si prospetta un anno di rallentamento del prodotto interno lordo. Il debito pubblico continua ad aumentare, se non aumenta di pari passo il PIL, il rapporto debito/PIL potrebbe raggiungere valori incontrollabili. Quello che c’è da fare è tagliare con fermezza tutte le rendite di posizione, soprattutto delle concessionarie di “cose” pubbliche! Altra cosa da fare è spendere meglio tutti i soldi che vengono pagati in tasse. Questo è quello che dovrebbe fare la politica, e lascio a lei il delicato compito di trovare il modo di farlo. Io le do un consiglio però: razionalizzare! E’ inutile avere centinaia di centri di potere “autonomi” per prendere le stesse decisioni.
09 FebUtopia dei giorni nostri
L’utopia è Berlusconi e Veltroni che si mettono insieme, mandano gli altri a quel paese e si cominciano a fare le cose serie, la realtà, triste, e che si sono già messi d’accordo per accontentare tutti e fare ognuno i propri interessi.
09 FebO si aumenta il fatturato o si diminuiscono le spese
Quando un’azienda è in difficoltà, le strade da percorrere di solito sono 2: o si aumenta il fatturato o si diminuiscono le spese. Per una famiglia più o meno è la stessa cosa. La favola del 5% del cuneo fiscale era una bufala! Su 1000 euro (2000 lordi) si tratta di 100 euro, da dividere tra datore di lavoro e dipendente. Una miseria. Per ridare un po’ di fiato all’economia servirebbe un aumento dei salari di almeno il 50%, meglio se del 100%!!!. Oppure… e qui si scoprirebbero tutti i vari altarini e i conflitti di interesse… mettersi giù e ridurre in maniera drastica tutte le rendite di posizione che esistono in Italia. Il vero problema non è il prezzo del pane o della frutta: fino a prova contraria sono legati al rapporto tra domanda ed offerta. Il vero problema sono tutte le tariffe di “prodotti” pubblici affidati in concessione ai privati: acqua, energia, rifiuti, consorzi vari… e tutti i cartelli che esistono, vengono pure scoperti ma vengono sanzionati in maniera ridicola. Si interromperebbe un’emorragia di soldi dai piccoli verso i grandi che risolverebbe anche un altro “problemino”. Aumentare i salari non fa altro che generare inflazione, altra questione che non fa altro che rendere i povere più poveri.
09 FebPrimarie e preferenze
In molti lamentano la mancanza del voto di preferenza nell’attuale legge elettorale. Perfetto. Ma poi, quando viene chiesto di andare a votare per le primarie del centro sinistra (con voto libero) tutti a correre a votare per il candidato già scelto dall’alto. Era successo con Prodi ed è risuccesso con Veltroni. Percentuali sempre tra il 75% e l’80%! Forse ci meritiamo una classe dirigente come quella attuale.
06 FebLa contraddizione dei “termovalorizzatori”
Costruire un “termovalorizzatore” è costoso. Costoso è anche tenerlo in funzione. Ha sempre bisogno di rifiuti da bruciare, non si può fermare! Questo si scontra con la politica dell’incentivazione alla raccolta differenziata e all’obiettivo del rifiuto-zero. Se venisse applicata una ferrea raccolta differenziata gli inceneritori avrebbero sempre meno da bruciare e gli azionisti delle società che bruciano i rifiuti che fanno?