Ieri sera ho visto un programma in tv che parlava delle esternalizzazioni e di come le aziende utilizzino questo strumento per aumentare gli utili. Io sono un programmatore e tutto quello che ho sentito mi ha fatto venire in mente un parallelo con l’informatica. Per scrivere software complessi si divide il tutto in varie sezioni e spesso si stratificano in più livelli. Una parte fornisce servizi di basso livello allo strato superiore e così via fino agli strati alti. Questo sistema permette di semplificare il lavoro di sviluppo perchè ci si deve concentrare su piccole porzioni dell’applicazione alla volta senza preoccuparsi delle altre. Tutto questo però ha un costo in termini di prestazioni ed è per questo che più le applicazioni diventano complesse e stratificate più si ha bisogno di processori veloci e memorie più ampie pena un calo dellà velocità di risposta. Per le aziende che esternalizzano pensavo fosse più o meno la stessa cosa. Un’unica azienda viene smembrata in più parti che si occupano di una sola cosa (logistica, manutenzione, etc. etc.), spostando anche tutti i dipendenti collegati. Il tutto si traduce magicamente in un aumento degli utili per la società madre ma… tutte queste società che vengono create non hanno un costo di gestione aggiuntivo? Una mini amministrazione per ognuna, un appesantimento della burocrazia interna, sono tutte cose che costano! C’è una semplicifazione del sistema, ma un aumento dei costi di gestione… dove sta il trucco?
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