Due banche italiane si sono fuse creando un gigante finanziario. Tutta la nostra classe politica si rallegra per questo evento e qualcuno, sottovoce, ricorda che deve essere garantita la concorrenza e che i cittadini devono avere il loro vantaggio. Bene, avviene un fatto, i giornali ne parlano e parte tutto il giro di valzer delle opinioni dei politici. Mai accada il contrario! Che un politico si accorga che c’è un problema da qualche parte e che convochi una conferenza stampa per spiegare le proprie idee per risolverlo! Le grandi società si fondono, si comprano, fanno utili!!! Qualche giorno fa la borsa ha staccato il 2,1% del suo valore in dividendi… euro più euro meno nella borsa italiana ci sono 800 miliardi di euro e quindi 16 se ne sono andati nelle tasche delle società e delle persone che avevano in portafoglio le azioni delle società che hanno fatto utili l’anno scorso. Visto che nella borsa italiana tutte le aziende sono partecipate dalle altre… e che quasi tutte sono di proprietà di società lussemburghesi… chissà dove sarà andata buona parte di questo tesoretto? 16 miliardi di euro non è più o meno la cifra che è stata chiesta agli italiani con l’ultima finanziaria? Il PIL italiano cresce poco, gli utili delle aziende crescono parecchio… la differenza chi ce l’ha messa? Nessun politico si sta ponendo queste domanda in Italia?
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