Il risultato più sbandierato del G8 2009 è quello dei 20 miliardi di dollari di aiuti all’Africa. Proprio bravi! Elemosina di stato, mondiale, autorizzata! Tutti questi incontri, strette di mano, sorrisi… per un risultato così misero? All’Africa non servono aiuti, serve semplicemente che gli venga data la possibilità di competere ad armi pari con il resto del mondo. Una globalizzazione a senso unico non funziona. Le materie prime africane vengono depredate, i prodotti esportati gravati di dazi, i concorrenti (soprattutto agricoltori) europei e americani vengono sovvenzionati… a che servono questi pochi miliardi di aiuti? A niente, o forse… ad aumentare la corruzione in qualche governo. L’ad di ENI, società che gestisce grossi giacimenti in Africa, l’anno scorso, quando il petrolio viaggiava oltre i 100 dollari, dichiarò che il costo medio di un barile per ENI era di 55 dollari! Facendo un rapida sottrazione… la Nigeria, e i Nigeriani, regalavano 45 dollari ad ENI per ogni barile estratto! In Europa, se non ci fossero gli aiuti comunitari, non sarebbe più conveniente coltivare la terra. In Africa invece si ma… grazie a queste sovvenzioni, i prodotti europei costano come i prodotti importati, è concorrenza sleale! Facciamola questa globalizzazione, ma con regole uguali per tutti, dazi uguali per tutti, aiuti uguali per tutti. Poi, se proprio si vuole aiutare l’Africa con fondi internazionali… regaliamo le spese di trasporto dei prodotti africani in giro per il mondo!
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